giovedì 11 ottobre 2007

Smirno Sgroi - Biografia di Vito Ranganello - 001


Come precedentemente anticipato, innauguriamo uno spazio monotematico curato da uno studioso d'eccezione: Smirno Sgroi.
Immergetevi con noi nell'avvincente biografia di Vito Ranganello, un uomo, un chitarrista, un fine filosofo e un esecrabile sperimentatore.
Buona Lettura.


Origini

Vito Ranganello nasce l’11 maggio 1975 a Partinico in provincia di Palermo alle 11 e 45 del mattino, orario in cui si verificò per altro un eclissi lunare veramente fastidiosa per l’epoca. Nacque da alcuni genitori di origine austraziana tra i quali possiamo ricordare Bruno Sempiterno e Jean Jaque Bussò entrambi spie di Varese. Già nei primi anni della sua vita si denota la sua passione per la manifattura di largo consumo che lo tiene lontano dalla scuola fino praticamente ai giorni nostri: era infatti uso comune all’epoca far di tutta l’erba un fascio cosa che purtroppo lo perseguiterà fino ai giorni nostri. All’età di sei anni viene iscritto da ignoti al Pio Istituto T. Ferro e in pochi mesi imparò a chiedere “perdono” dignitosamente in totale indipendenza. Conclusa l’esperienza che al nostro piace ricordare come “frustrante ed eccessiva”, si iscrive a scuola guida ottenendo il massimo dei voti in religione. Ormai compiuti gli otto anni di età, venne vessato da ignoti. Ancora oggi non si capisce per quale motivo ma secondo alcuni giornali dell’epoca la vessazione era una pratica comune all’epoca, fino a quasi i giorni nostri: fonti orali raccontano che la pratica fu interrotta bruscamente durante un’ eclissi tremenda che per un tragico errore umano fece numerose vittime nelle file dei giovani dell’epoca. Un anno dopo scoprì un’altra delle sue attitudini che fecero epoca: le metafore. Se ne appassionò leggendo una rivista dell’epoca che all’epoca erano vendute in un circuito clandestino solo per il fatto di essere delle riviste. Noncurante dell’ oscurantismo religioso dell’epoca, il nostro sfornava metafore su metafore, a tutte le ore del giorno, senza sosta. La cosa preoccupò non poco i suoi genitori, divenuti ormai numerosissimi. Fu dunque durante questo periodo che il nostro subì la seconda vessazione della sua vita e, purtroppo, ne riporta i segni ancora oggi. [...continua...]