Film: Uffi sti UFO!, 2002 (USA/Italia) colore 103 min.
Analisi:
L’ennesimo capolavoro di Lucio Lecito, che si riconferma essere un regista niente affatto scontato (come per altro testimognano alcuni suoi precedenti lavori come: Wild Buffalo in to the Camper; Le storielle allegre di Nonna Satragna; Babù! Adesso ti ammazzo…).
La curiosa introspezione dell’eroina, una bambina del ceto medio americano completamente allo sbando, si traduce nella piena accettazione dell’iconografia pop da parte dell’intera popolazione mondiale (rappresentata dall’oggetto-feticcio di largo consumo: la bambola Bratz, reale fulcro narrativo della pellicola).
Clarabella Wilson (Isabella Piombone) figlia di Sacramento Wilson (Richie Fracci) vive in una roulotte con sua madre presso i bassifondi di Pittsburgh. Questa condizione precaria della propria esistenza permette all’ottima Piombone di estrapolare dal personaggio gli aspetti caratteriali più duri e disumani della crisi economica abbattutasi sullo star system mondiale dopo l’avvento di Indipendence day (1996). Lecito inoltre si dimostra lungimirante oltre che visionario: L’incredibile scena della rocambolesca fuga di Clarabella dalla nave spaziale aliena, che si conclude fra le braccia del padre, dura per circa 8 minuti ininterrotti. Alcuni testimoni sostengono che per rendere realistica la scena, Lecito abbia letteralmente “consumato” (sacrificato) una quantità impressionante di stunt-man nani e controfigure nane. Sembrerebbe infatti accreditata la leggenda per cui i figuranti venissero truccati come la Piombone e tenuti a mezz’aria dai potenti getti di un reattore jet per simulare il rientro nell’atmosfera del corpo della piccola. Al termine delle riprese 7 nani vennero smarriti e ben 15 vennero ricoverati per ustioni gravi, fratture ed overdose per abuso di eccitanti.
Un ultimo, importante appunto: il fondamentale apporto di un purtroppo non accreditato Sergio Vastano d’annata, nei panni dell’ufficiale Pietrantonio Marinasanta Honycomb che conclude il film lasciando la platea stranita per l’annuncio della strage imminente.
In attesa di nuovi sfavillanti lavori di Lecito, non possiamo che rimandarvi ai dettagli della trama nell’area “FilmS Mai Visti” di Bradas.
http://www.bradas.it/gallery/pictures/catfilms.asp?iCat=11
Da non perdere assolutamente.
Lumberto Biagiotti, docente di anatomia audiovisiva sperimentale presso l’università di Castel Roero
La curiosa introspezione dell’eroina, una bambina del ceto medio americano completamente allo sbando, si traduce nella piena accettazione dell’iconografia pop da parte dell’intera popolazione mondiale (rappresentata dall’oggetto-feticcio di largo consumo: la bambola Bratz, reale fulcro narrativo della pellicola).
Clarabella Wilson (Isabella Piombone) figlia di Sacramento Wilson (Richie Fracci) vive in una roulotte con sua madre presso i bassifondi di Pittsburgh. Questa condizione precaria della propria esistenza permette all’ottima Piombone di estrapolare dal personaggio gli aspetti caratteriali più duri e disumani della crisi economica abbattutasi sullo star system mondiale dopo l’avvento di Indipendence day (1996). Lecito inoltre si dimostra lungimirante oltre che visionario: L’incredibile scena della rocambolesca fuga di Clarabella dalla nave spaziale aliena, che si conclude fra le braccia del padre, dura per circa 8 minuti ininterrotti. Alcuni testimoni sostengono che per rendere realistica la scena, Lecito abbia letteralmente “consumato” (sacrificato) una quantità impressionante di stunt-man nani e controfigure nane. Sembrerebbe infatti accreditata la leggenda per cui i figuranti venissero truccati come la Piombone e tenuti a mezz’aria dai potenti getti di un reattore jet per simulare il rientro nell’atmosfera del corpo della piccola. Al termine delle riprese 7 nani vennero smarriti e ben 15 vennero ricoverati per ustioni gravi, fratture ed overdose per abuso di eccitanti.
Un ultimo, importante appunto: il fondamentale apporto di un purtroppo non accreditato Sergio Vastano d’annata, nei panni dell’ufficiale Pietrantonio Marinasanta Honycomb che conclude il film lasciando la platea stranita per l’annuncio della strage imminente.
In attesa di nuovi sfavillanti lavori di Lecito, non possiamo che rimandarvi ai dettagli della trama nell’area “FilmS Mai Visti” di Bradas.
http://www.bradas.it/gallery/pictures/catfilms.asp?iCat=11
Da non perdere assolutamente.