La sabbia allisciata, compatta, parallela, alla fine di un pomeriggio di giugno. Due ore di lavoro, palette, secchielli e schiene di bambini trascinati. L’odore dei bomboloni ripieni di ‘nduja che riempie l’aria della merenda.
Il Catanzaro si è qualificato per la Coppa Uefa, e domani si giocherà la Coppa Italia contro la Fiorentina. Massimo Palanca è il nostro eroe: capocannoniere del campionato con 37 gol segnati, di cui 12 direttamente da calcio d’angolo. Abbiamo tutti il numero 11 tatuato sulla schiena, e tutti ci siamo disegnati i baffoni di Palanca, come quel comico comunista in bianco e nero. Alle bancarelle del mercato vecchio le musicassette con il suo inno non si trovano più, ma noi lo sappiamo a memoria, e lo cantiamo prima di cominciare, dopo aver sistemato accuratamente le porte: “Massimè Massimè pari ‘na molla pari ‘na molla…”
Le formazioni sono già schierate sul velluto di sabbia, la palla al centro è lucida e rossa, manda riflessi alla luce del tramonto. E proprio lì, dentro la palla, c’è lui.
Tlack, tlack, tlack…
La più bella partita di Beach Subbuteo della mia vita.